Bilancio economico

COME VANNO I CONTI DELLA NOSTRA PARROCCHIA?

Questi due anni di pandemia hanno modificato parecchio le entrate e le uscite del nostro bilancio economico: entrambe sono diminuite e comunque si sono mantenute in equilibrio grazie al sostegno generoso dei fedeli, che nei momenti più difficili hanno fatto offerte straordinarie in modo corale.

In questo inizio del 2022 l’impennata dei prezzi di luce e riscaldamento ci ha messo di nuovo in difficoltà (anche avendo disponibilità per il positivo bilancio del 2021) e di nuovo abbiamo avuto il sostegno delle offerte dei parrocchiani con molti bonifici a fine gennaio.

Ecco alcuni dati dei bilanci degli ultimi anni:

 

ENTRATE  (cifre arrotondate)                  201920202021
Offerte domenicali e bussole45.00030.00038.000
Offerte personali6.60030.50022.000
Offerte per Battesimi, Matrimoni, Comunioni, ecc7.0004.5009.000
Offerte per benedizioni delle case6.1001.800200
Mercatini, feste, campi sportivi, contributi, catechesi, ecc14.4001.7009.000
Totale ENTRATE (incluse altre)83.98570.79479.000
USCITE (cifre arrotondate)  
Manutenzione ordinaria18.80030.00015.600
Manutenzione straordinaria1.7007.7000
Consumi (luce, gas, telefono, acqua)17.00012.70016.500
Arredo e mobilio5503001.900
TARES e assicurazione4.1004.1004.300
Spese per il culto8.2008.2009.100
Remunerazione ai sacerdoti (*)4.0004.0004.000
Contributo annuale Diocesi di Roma e F. Aiuto Parrocchie1.8001.7001.200
Spese di pulizia, fiori, paramenti, ecc.20.20013.0009.500
Spese per le attività parrocchiali4.7003.3003.300
Carità in parrocchia5.9505.2005.300
Spese varie1.350350600
Totale USCITE (incluse altre)90.86471.81171.300
Deficit dell’anno6.8801.016-7.700

Tutte queste spese si riferiscono alla parrocchia (chiesa e locali annessi) e non all’abitazione dei sacerdoti e neanche al Club Civenna, con noi confinante, che hanno una gestione economica indipendente e si sostengono (vitto, consumi, tasse, pulizia) in modo autonomo.

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Abbiamo cercato di avvicinarci un po’ alla “trasparenza” che è sempre desiderabile in chi è chiamato a gestire i beni, anche dei beni della Chiesa. Anche se davanti alla legge civile ed ecclesiastica il parroco è la persona su cui ricadono tutte le responsabilità economiche e giuridiche, è cosa evidente che l’aspetto economico della comunità parrocchiale riguarda tutti i fedeli che partecipano alla vita della parrocchia e la sostengono con il loro apporto economico. Perciò è giusto che sappiano come vanno i conti

ALTRE INFORMAZIONI

Aiutaci anche tu a sostenere la parrocchia e ad aiutare famiglie in difficoltà con un bonifico sul conto intestato:

“Parrocchia San Josemaria Escrivà”  presso Unicredit
IBAN: IT 18 Y 02008 05200 000400247300
Causale “Offerta alla parrocchia e opere di carità”

Il Consiglio per gli Affari Economici è un gruppo di parrocchiani che consiglia e aiuta il parroco ad amministrare le offerte dei fedeli e le altre entrate facendo attenzione, come tutte le famiglie, all’equilibrio di bilancio. Studiano e sottoscrivono i preventivi e i bilanci da presentare al Vicariato.


(*) Poi, per smontare alcune favole sull’entità dello stipendio dei sacerdoti (gestito dall’Istituto per il sostentamento del clero), ecco alcuni dati corrispondenti al CUD del 2019 di un sacerdote: Stipendio lordo: 14,435, di cui 1.320 euro dalle offerte della parrocchia. Stipendio netto (detratti IRPEF e contributi per la pensione): 13,565 euro/anno.

Solamente il parroco e il vice parroco percepiscono lo stipendio dall’Istituto per il sostentamento del clero, mentre che gli altri sacerdoti che aiutano in parrocchia non ricevono nulla né dalla parrocchia né dall’Istituto per il sostentamento del clero, ma si sostengono con il loro lavoro esterno. Li ringraziamo per la gratuità del servizio pastorale.


Stipendi delle Sante Messe

In osservanza delle leggi in materia, le offerte ricevute per le intenzioni delle Sante Messe celebrate secondo le intenzioni dei fedeli sono state distribuite ai sacerdoti celebranti. Il totale dell’anno è stato di 6,570 euro. In genere ogni sacerdote percepisce 10 euro per ogni S.Messa celebrata secondo la intenzione dei fedeli, anche se tante volte nelle messe celebrate al mattino non c’è intenzione.

AIUTARE A CHI NE HA BISOGNO

Non si può dire che la cifra destinata ad aiuti a persone e famiglie in difficoltà sia molto elevata (5.200 € nell’anno 2020) e sarebbe auspicabile poter fare di più senza trascurare le tante esigenze che impegnano la maggior parte delle risorse: assicurazione, riscaldamento, riparazioni, pulizie, ecc. 

La maggior parte degli aiuti erogati dal nostro Centro di Ascolto non pesano sui conti parrocchiali. Vediamo perché. Pochi sanno che circa l’80/90% dei prodotti alimentare distribuiti provengono da entità ed esercizi commerciali; ma occorre andare a prenderli. Ogni mese occorre non solo pagare ma anche scaricare e immagazzinare un camion. Poi bisogna gestire in fretta i prodotti spesso prossimi alla scadenza. Non sarebbe possibile fare tutto ciò senza il prezioso lavoro di Giovanni. Ma è anche bello poter dire che i costi del camion sono coperti grazie ai proventi delle vendite di torte che il Centro Caritas organizza due volte all’anno. 

Queste vendite sono una bella manifestazione della generosità delle persone della nostra parrocchia. Sono tanti quelli che sfornano e ci portano i loro migliori dolci e sono anche tante le persone che poi le comprano. Come immaginate molte volte sono le stesse. 

Altra cosa che non emerge dalle cifre sono i prodotti alimentari che i parrocchiani ci portano, sia per propria iniziativa sia rispondendo alle richieste avanzate dalla Caritas. Ad esempio, per far si che il “pacco” natalizio sia più ricco ogni anno si chiede ai parrocchiani di portarci prodotti più “appetibili e raffinati”.

Nel 2020 le persone assistite in modo continuativo dal Centro di Ascolto sono state 142, più 36 in modo saltuario. Buona parte di queste non abitano nel nostro territorio.

Risultano invece nel bilancio gli aiuti in contanti per acquisti ed elemosine a persone senza fissa dimora oppure in situazioni di emergenza. Abbiamo anche aiutato alcune famiglie a pagare bollette arretrate. Infine c’è il contributo alle spese di Casa Betlemme, una casa di accoglienza temporanea per famiglie gestita dalle 8 parrocchie della nostra Prefettura, e che si trova nei pressi della Abbazia delle Tre Fontane. 

LA PARROCCHIA E I SOLDI

Proponiamo questa sintesi di domande che alle volte le gente si fa. 

DOMANDE RICORRENTI

La parrocchia come fa fronte alle spese?
Solamente attraverso le libere offerte dei fedeli. 

La parrocchia riceve soldi dal VaticanoNO.

La parrocchia riceve soldi dalla C.E.I.? NO.

La parrocchia riceve soldi dall’8 x milleNO. 

La parrocchia riceve soldi dal VicariatoNO.
Ogni anno deve invece versare al Vicariato un contributo fisso (1% delle entrate) e un libero contributo di solidarietà per le parrocchie più povere. 

La parrocchia riceve soldi dallo Stato ItalianoNO.

La parrocchia riceve soldi dalla RegioneNO.
Ma esistono bandi regionali per finanziare oratori, strutture sportive, teatrali e ricreative delle parrocchie. L’ultimo progetto finanziato è stato per il campo di calcetto (il finanziamento ha integrato il fondo raccolto, per questo fine, tra i parrocchiani).

La parrocchia riceve soldi da Municipio, Comune, o altri enti localiNO.

La parrocchia riceve soldi da enti statali o parastataliNO.

La parrocchia ha tariffe agevolate per luce, gas, acqua, o altri servizi? NO.

La parrocchia deve pagare tasse allo Stato?
Come tutti gli organismi di altre religioni e di tutte le associazioni no profit non religiose (associazioni culturali, ricreative, sportive, ecc.) la parrocchia è esente da alcune tasse.

La parrocchia paga l’IVASI.
L’imposta è dovuta per tutti gli acquisti e consumi.

La parrocchia paga la TARESSI.
La tassa è dovuta per tutta la superficie dei locali dalla parrocchia, esclusa la navata della chiesa.

I sacramenti si pagano? NO.
Sono un dono gratuito dell’amore di Cristo e della Chiesa. Le offerte liberamente date in occasione dei sacramenti rifondono le spese della parrocchia: consumi energetici, altre utenze, lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, mobilio, spese per il culto, pulizie, ecc.

Il catechismo si paga? NO.
I catechisti offrono il loro tempo ed energie gratuitamente. Le famiglie possono contribuire liberamente alle spese generali della parrocchia in particolare i consumi, pulizie, libri per i bambini e le attività di formazione, di carità ecc.

A chi vanno le offerte delle messe per i defunti o per altre intenzioni?
Tutte le messe della nostra parrocchia sono singole (ad ogni intenzione corrisponde una messa).
La Conferenza Episcopale Laziale stabilisce (cfr. Delibera 24 aprile 2001) che l’offerta per la celebrazione e applicazione delle Sante Messe è di 10 €, e che il sacerdote, oltre a poter accettare un’offerta maggiore, è tenuto a celebrare ugualmente per offerte minori, soprattutto per i più poveri, anche senza ricevere nulla.
Il parroco, quando celebra le domeniche e i giorni festivi per tutta la comunità dei fedeli, non percepisce nulla.

Come si mantengono i sacerdoti?
Ricevono in media € 880 mensili dal Fondo sostentamento clero della C.E.I. e, in aggiunta, il Vicariato stabilisce un ulteriore contributo per le mansioni svolte. In questa parrocchia € 110 ai viceparroci e € 220 al parroco, prelevate dalle offerte dei fedeli.

PARROCCHIA
SAN JOSEMARIA ESCRIVA'
ROMA

Diocesi di Roma

Indirizzo

Largo
JOSEMARIA ESCRIVA’ DE BALAGUER, 7
00142 ROMA

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